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In soldoni, la questione è questa:
perché la forma “ ” non viene analizzata da Lemlat,
malgrado sia potenzialmente segmentabile come composta del
les “dexter”(pr_key 17953, n_id “d0000” e codles “n6”) e del
sf “us” (compatibile con codles “n6” stando alla tabella tabsf)?
Con Marco ipotizzavamo che ciò fosse legato alla generazione di un lemma tramite il campo “lem”
– in cui è riportato il valore “=” nel campo corrispondente – e che questo impedisse in qualche modo la segmentazione.
Ma questa ipotesi si scontra con il fatto che
la forma “aedulium” venga correttamente analizzata come nominativo singolare:
les “aedul” (pr_key 20260, n_id “e0110”, codles “n2ni”) +
sf “ium” (compatibile con codles “n2ni”);
e questo malgrado anche in questo caso sia riportato un valore
nel campo “lem” (“edulium”),
che però in questo caso non impedisce la segmentazione.
Un contrasto ancora più evidente è quello tra le forme
“scamandrus” – che viene analizzata – e
“scholastrus” – che non viene analizzata.
Questo malgrado potenzialmente le due forme possano essere analizzate allo stesso modo,
come dettagliato qui sotto per i due casi:
“scamandrus” (analizzato):
les “scamandr” (pr_key 72083, n_id “73712”, codles “n2”, “scamander” in campo lem) +
sf “us”
*“scholastrus” (non analizzato):
les “scamandr” (pr_key 120333, n_id “DCG4G”, codles “n2”, “scholaster” in campo lem) +
sf “us”
In questo caso, l’unica differenza tra i due casi è che
il primo è un nome proprio dell’onomasticon:
ma ci pare strano che sia questo a motivare la differenza nell’analisi.