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Diodo

Introduzione del diodo. Definizione delle fasi di breakdown, inversa e diretta. A mo' di spaghettata, dimenticandoci di tutti i fenomeni/osservazioni fisiche matematiche, si può dire che il diodo in inversa (cioè quando la tensione è negativa) non lascia passare corrente, mentre quando la tensione vale 0.7V lascia passare un valore specifico di corrente. Ha poi una zona di breakdown, cioè quando la tensione negativa è eccessivamente bassa il diodo 'esplode'. Questa è una estrema semplificazione, in realtà in diretta il diodo lascia passare corrente, ma la relazione tra I e V è esponenziale.. piccole variazioni di corrente provocano una variazione elevatissima di corrente. Il diodo quindi lo vediamo come una specie di 'interruttore' comandabile a tensione. Con la tensione giusta opera in diretta, altrimenti è un circuito aperto. Abbiamo quindi analizzato circuiti 'raddrizzatori'. Abbiamo infatti visto come un diodo riesce ad 'eliminare' la parte negativa di una tensione sinusoidale. Ci sono numerosi tipi di diodi. Noi abbiamo fatto una carrellata ma ci baseremo principalmente su quello classico. memo per i non studiosi di elettronica: anodo positivo, catodo negativo (cioè dove la freccia del diodo punta). NB: il diodo non si accende solo quando ha la corrente del segno giusto, ma fino a quando su di esso non cadono 0.7 V non si accende.

Potenza media del diodo

P media = $$\frac{P_{on}*T_{on} + P_{off}*T_{off}}T $$

Diodo Zener

Diodo che opera anche in inversa, nella zona di breakdown. Il diodo Zener potrà essere sia ON con corrente e tensione positiva, che ON con corrente e tensione negativa.

Ponte a diodi

Un circuito con una serie di diodi che si occupano di eliminare rispettivamente a 2 a 2 la parte positiva e negativa della sinusoide della tensione. In questo modo si riesce a rettificare una sinusoide. Attravero la combinazione di questi diodi la corrente scorre sempre nello stesso verso .

Abbiamo affrontato circuiti con diversi diodi. L'approccio migliore è quello di ragionare le possibile casistiche senza andare di bruteforce eccessiva (essa infatti ad esempio con 4 diodi porterebbe al calcolo di 2^4 possibili combinazioni on/off). Ragionando sul circuito e 'avendo occhio' si può trovare la giusta ipotesi su come i diodi potrebbero lavorare insieme. Una volta trovata l'ipotesi la bisogna verificare.. verificando che su un diodo acceso la corrente sia positiva e la tensione 0.7 V, mentre su un diodo spento la tensione sia negativa e la corrente nulla. Nei circuiti in genere non vengono presi in considerazione le zone di breakdown, esse non vengono nemmeno specificate nei testi.